Le prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italianoLe prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano, a cura di Stefano Maggi e Carlo De Pietro, Bologna, Il Mulino, 2015

Il mutuo soccorso si è sviluppato nel XIX secolo con il principio dell'auto-organizzazione; un principio che si è pian piano dimenticato nel XX secolo, con l'estensione delle tutele nel lavoro e nella società; un principio che è quanto mai attuale nel XXI secolo, dato che le forme di welfare create nel Novecento si basano su condizioni sociali e di lavoro nel frattempo profondamente mutate, che richiedono dunque un ripensamento dello stato sociale.
Il mutuo soccorso può oggi garantire forme di tutela importanti, mettendo in contatto l'offerta con la domanda di sanità, selezionando ciò che è più necessario, facendo maturare un atteggiamento di «consumo critico» nei confronti dei servizi sanitari e rafforzando i sistemi di solidarietà organizzata.
Nel campo sanitario, oltre un milione di Italiani hanno una copertura integrativa dovuta all'iscrizione a società di mutuo soccorso, con la presenza di un centinaio di mutue che si occupano di socio-sanitario, oltre 150 se si contano anche quelle che si dedicano al solo sociale. Circa 300 mutue sono iscritte alla Federazione italiana mutualità integrativa volontaria (Fimiv), su una platea complessiva di 1.500 mutue storiche che conservano tale nome, sebbene spesso non svolgano più attività mutualistica.
L'impegno attuale è quello di farle crescere con funzione integrativa rispetto ai servizi sanitari pubblici, rilanciando il patrimonio di valori e di identità di cui il mutuo soccorso storico è portatore, quale carattere distintivo rispetto ad altri attori che operano in tale settore.
L'auspicio del libro è quello di promuovere un dibattito costruttivo sul ruolo del mutuo soccorso, ricordandone le origini e proiettandolo nel futuro del XXI secolo.

Stefano Maggi lavora all'Università di Siena, dove è direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali. I suoi temi di ricerca riguardano soprattutto la storia sociale dei trasporti, la storia del lavoro e la mobilità sostenibile. È presidente della Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità, che ha come scopo la diffusione della cultura del mutuo soccorso.

Carlo De Pietro lavora in CERGAS e SDA Bocconi ed è professore presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Si occupa di politica e management in ambito sanitario, con particolare attenzione ai temi delle assicurazioni sanitarie, della regolamentazione delle professioni sanitarie, dell'organizzazione del lavoro nelle aziende sanitarie.