La sede

La Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità  ETS ha sede a Milano, in via San Gregorio 48, nella storica Casa del Ferroviere.


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Come raggiungerci con i mezzi pubblici

Siamo a 300 metri dalla Stazione Centrale.

Metropolitana MM2 (Linea Verde) : fermata Centrale Fs
Metropolitana MM3 (Linea Gialla) : fermata Repubblica
Passante ferroviario: fermata Repubblica
Tram 2 - 9 - 29 - 33: fermata Filzi/Pirelli
Tram 1 - 5: fermata Cincinnato

Consiglio direttivo
Stefano Maggi, presidente
Eleonora Belloni, vice presidente
Salvatore Bordonaro, segretario

Revisore unico
Matteo Senna

Comitato scientifico
Stefano Maggi, presidente
Michela Minesso
Massimiliano Paniga
Alessandro Tuzza

 

Compensi organi:

Adempimenti ai sensi dell’art. 14 del Terzo Settore

 

CATEGORIA

Numero

Compensi annui lordi €

Compensi medi lordi €

Note

Rimborsi spese documentate €

Presidente

1

12.000

 

Compenso proporzionato all’attività svolta ai sensi dello statuto, alla responsabilità assunte e alle specifiche competenze.

Membri consiglio direttivo

2

4.800

2.400

Compensi proporzionali alle attività svolte dai membri del Consiglio direttivo, ai sensi dello statuto.

Revisore unico

1

3.700

 

Revisore unico con controllo contabile: compenso stabilito in base al tempo impiegato per le verifiche e quantificato in sede di offerta

Nota

La Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità non ha personale dipendente. Il consiglio direttivo svolge direttamente le attività non solo di tipo scientifico e culturale, ma anche di tipo amministrativo, rendicontazioni, verbalizzazioni.

 

Cesare Pozzo

Nasce il 1 gennaio 1853 a Serravalle Scrivia (Al), a 21 anni viene assunto dalle Ferrovie Alta Italia come fuochista nel deposito di Pontedecimo, promosso macchinista partecipa, nel gennaio 1878, alla prima assemblea della Società di Mutuo Soccorso fra Macchinisti e Fuochisti delle Ferrovie Alta Italia; fondata a Milano l'anno precedente ed ancora oggi operante con il nome di Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo. Trasferito a Milano, nel maggio 1886 viene eletto - con l'appoggio di un gruppo di giovani macchinisti critico verso il gruppo dirigente - presidente della mutua.

Inizia subito la sua opera mettendo ordine e trasparenza nei bilanci del sodalizio ed adottando misure che potessero favorire la partecipazione e la democrazia interna. Sotto la presidenza di Cesare Pozzo la mutua ha un atteggiamento decisamente più combattivo ed aperto verso le rivendicazioni e lotte del movimento operaio. Nel frattempo porta avanti anche una intensa attività pubblicistica e di approfondimento delle tematiche sociali e politiche, dalle iniziali idee mazziniane passa a quelle anarchiche per poi aderire con entusiasmo ed impegno a quelle socialiste.

Conseguenza della sua attività sono i continui trasferimenti a cui la amministrazione della rete Mediterranea lo sottopone. Anche per questo motivo nel 1890 è costretto a rinunciare alla presidenza effettiva della mutua.
Dietro mandato dell'assemblea della Macchinisti e fuochisti partecipa nel 1892 al congresso di fondazione del Partito dei lavoratori, poi Partito socialista italiano. È poi tra i principali protagonisti della nascita della Lega dei ferrovieri, la prima organizzazione di classe dei ferrovieri, che aderisce al Psi.

Nel maggio 1898 il governo reazionario presieduto dal marchese Di Rudinì,  scatena la repressione. Tutte le organizzazioni del movimento operaio - comprese quelle dei ferrovieri - vengono messe fuori legge, a Milano l'esercito spara cannonate sulla folla ed occupa la Casa dei ferrovieri in via  S. Gregorio. Cesare Pozzo - a cui il lavoro e l'intensa attività di studio avevano provocato forme di esaurimento nervoso - non resiste al dolore di vedere distrutto tutto quello che aveva faticosamente contribuito a creare; il 5 maggio 1898, ad Udine, si suicida gettandosi sotto una locomotiva.


Per saperne di più:

Il tormento di un'idea
Il tormento di un'idea : vita e opera di Cesare Pozzo
Dal sindacato al socialismo (1853-1898)

di Stefano Maggi
Milano : F. Angeli, 1998
219 pagine
ISBN 978-88-464-0811-2
Collocazione: Mo.f.0085

La Fondazione

La Società Nazionale di Mutuo Soccorso “Cesare Pozzo” ha deciso di dare vita a questo nuovo istituto nel 2008.

Lo ha fatto per diversi motivi.

Innanzitutto per dare testimonianza attiva di una presenza sociale consolidata attraverso una grande storia e una attuale, vitale e insostituibile operatività solidaristica.

Per valorizzare la storia, le idee, le radici etiche di tutte le espressioni del mutualismo oggi presenti e operanti nel panorama dell’economia sociale, promuovendo ricerche, studi e convegni sugli aspetti del passato e del presente.

Con la Fondazione, la Mutua vuole darsi uno strumento più dinamico per rivendicare normative più moderne, e quindi nuovi e più ampi terreni d’intervento. Per richiedere una chiara e piena legittimazione del modello del mutuo soccorso nella società, nell’economia civile, per il benessere e la coesione sociale.

Una Fondazione per la Mutualità serve per dire meglio e ad una più larga platea della società civile che i soggetti attivi del mutuo soccorso sono uno strumento essenziale, imprescindibile, per portare lavoratori, famiglie, pezzi di società verso più avanzati livelli di benessere economico, di partecipazione e in definitiva di godimento effettivo dei cosiddetti diritti di cittadinanza.

Già con lo strumento del Bilancio Sociale il Consiglio di Amministrazione della Mutua Cesare Pozzo dà ampiamente risalto ai tratti più significativi della portata etico-sociale di una gestione che di per sé rappresenta uno specifico modello di responsabilizzazione sociale.

Un organismo come la Fondazione è abilitato ad aprire un canale di comunicazione più strutturato, permanente verso chi opera sui bisogni di chi non è incluso, soprattutto in un momento di grave emergenza sociale ed economica. La Fondazione è un soggetto che può svolgere attività di utilità sociale, di solidarietà senza contropartite. Mentre la Mutua, per legge, non può fare nulla (o quasi) verso chi non è socio.

Ma la Fondazione può essere un ponte anche verso il mondo for profit, verso le imprese commerciali. Ricordiamo che le aziende lucrative più serie hanno un marchio di reputazione anche sotto l’aspetto della responsabilità sociale, cui tengono molto (CSR).

Con esse si può parlare anche di solidarismo e di etica, ma su un piano operativo e culturale, diverso. Si possono aprire positivi confronti sulle pratiche gestionali (i criteri di efficacia – efficienza valgono per tutti) e su elementi di organizzazione, traguardati dal punto di vista di una impresa del sociale.

Molto può dunque fare una Fondazione (molto leggera e dinamica oltre che come gestione, anche come meccanismi di governance) per creare il terreno propizio per questo ciclo virtuoso di nuove relazioni, di attenzione e confronto.

Convegni, piani formativi, studi e ricerche sui bisogni sociali e monitoraggio della qualità dei servizi possono essere banchi di prova su cui una Fondazione “per la Mutualità” può mettere a confronto modelli e comportamenti dei vari attori nel mercato dei servizi sociali (enti non profit, enti pubblici e loro “concessionari”, cooperazione sociale, e quindi anche imprese lucrative), con risultati positivi.

Attività ed eventi culturali incentrati su un formidabile strumento culturale come la Biblioteca Cesare Pozzo possono inoltre assicurare l’attenzione del mondo accademico e della istituzioni culturali pubbliche su storia, modelli e organismi del mutuo soccorso.